Il Pd contro il provvedimento "Ammazza edilizia popolare"

TERAMO – Case popolari, il Pd regionale è polemico con la maggioranza: «Hanno deciso di svendere definitivamente il patrimonio», affermano i consiglieri regionali D’Amico, Di Pangrazio e Ruffini. La polemica riguarda la cosiddetta legge “Ammazza edilizia popolare” che, secondo alcuni, potrebbe essere approvata domani in Consiglio regionale. «Dopo aver inatteso invano una proposta di riforma delle Ater – aggiungono i consiglieri – adesso vogliono permettere i risanamenti dei bilanci degli Enti deficitari attraverso i proventi delle vendite degli immobili di edilizia residenziale pubblica». Secondo il Pd la maggioranza avrebbe fallito su diversi punti, in primis commissariando le Ater e promettendo una riforma organica del settore anche se poi non è mai stata presentata una riforma organica delle Ater, in secondo luogo non ha preso in considerazione neanche la riforma sostenuta dal Pd. «Adesso – è la denuncia dei consiglieri del partito – risana i bilanci delle Ater con la vendita del patrimonio». Se la legge venisse approvata, sostiene il Pd, non si avrà più un centesimo per fare nuovi alloggi o per le manutenzioni.  «Siamo contrari su tutta la linea del provvedimento –  dicono D’Amico, Di Pangrazio e Ruffini  – non si vende il patrimonio delle case popolari per risanare i debiti. In questo modo la Regione non solo non realizzerà più nuovi alloggi  ma addirittura li smobilita mettendo in crisi la richiesta delle famiglie bisognose. In cinque anni Chiodi non solo non è riuscito ad approvare una riforma dell’edilizia residenziale pubblica ma al contrario porta le Ater verso il fallimento dopo averle commissariate 
Ci opporremo a questa legge che colpisce al cuore l’emergenza abitativa, con particolare riferimento a quelle fasce di popolazione più in difficoltà. Tra l’altro come segnalato dal Sunia riteniamo che questa Legge possa essere in contrasto con le norme nazionali (Legge 560/1993), che hanno inderogabilmente fissato il vincolo di destinazione per i proventi derivanti dall’alienazione di alloggi popolari». Il Pd propone di di ritirare il provvedimento e tornare a discutere della riforma organica del settore Casa.